Impianto trattamento rifiuti
Recuperare i rifiuti è fondamentale. Scopri come il rifiuto diventa risorsa.
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Impianto trattamento rifiuti
Obiettivo recupero: scopri come il rifiuto diventa risorsa
L'impianto, autorizzato al ricevimento, selezione, trattamento e recupero di rifiuti, è situato in Comune di Aviano (Pn) ed è considerato come uno dei siti di riferimento in ambito regionale. La sua funzione è fondamentale nella gestione sostenibile delle raccolte differenziate.
ATTIVITA' GENERALE
I rifiuti conferiti possono essere distinti in: rifiuto secco indifferenziato, ingombranti, multi-materiale (raccolta differenziata di imballaggi in plastica, cartone e metalli), rifiuti assimilati, umido, verde, carta e cartone, plastica, vetro, legno e beni durevoli. Ogni tipologia è destinata ad aree diverse all'interno dell'impianto adibite specificamente per il loro trattamento e stoccaggio. L'impianto è sottoposto a procedura ordinaria autorizzata (rif. art. 208 del D.Lgs. 152/2006) per la maggior parte delle attività di trattamento e compostaggio di rifiuti urbani e assimilabili e, per un'altra parte, è utilizzato per attività svolte in procedura semplificata o comunicata (rif. art. 216 D.Lgs 152/2006), come il recupero di carta e cartone, vetro, plastica, legno e sughero. Una quota del materiale recuperato è destinato ai rispettivi consorzi con i quali S.N.U.A. collabora (Corepla per gli imballaggi in plastica e Comieco per gli imballaggi in cartone). Viene inoltre effettuata la lavorazione del rifiuto verde costituito da sfalci e ramaglie: si ottiene così il compost utilizzabile in agricoltura come ammendante.
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Lavorazioni nel dettaglio:
In base alla tipologia di rifiuto, vengono effettuate diverse operazioni.
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Il rifiuto umido organico, non più utilizzato per la produzione di ammendante compostato misto (come un tempo effettuato ed ancora autorizzato), viene travasato e trasportato ad altri impianti di compostaggio.
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Rifiuto secco indifferenziato e multimateriale: Dopo una iniziale pre-cernita per estrarre eventuali materiali grossolani di scarto o da avviare a recupero, i rifiuti vengono caricati su un apri-sacco. Successivamente, mediante il trasferimento con nastro, i rifiuti vengono condotti alle varie operazioni di trattamento. La vagliatura permette la separazione della frazione fine (sottovaglio). I separatori magnetici, elettromagnetici e i separatori a correnti indotte, posizionati in diversi punti della linea di lavorazione, consentono il recupero di metalli ferrosi e alluminio. Nella cabina di selezione manuale vengono recuperati materiali di dimensioni maggiori come polipropilene (cassette per frutta e verdura), polietilene in film, cartone, e alluminio ecc. Un trattamento più spinto avviene con l'ausilio di lettori ottici, i quali consentono il recupero di notevoli quantità di carta e plastica. A fine linea i materiali recuperati vengono sottoposti a pressatura, imballati e stoccati in attesa di essere inviati ai relativi impianti di recupero. Il materiale residuo invece, in base alle sue caratteristiche, può essere avviato a recupero energetico (CDR) o a smaltimento in discarica.
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I rifiuti speciali, i rifiuti assimilati agli urbani e i rifiuti ingombranti vengono selezionati a seconda delle caratteristiche che presentano (recupero con mezzi meccanici, manuali ecc.).
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La carta e il cartone provenienti dalla raccolta mono-materiale (quindi contenenti una ridotta frazione estranea) vengono scaricati e sottoposti ad operazioni di cernita manuale per la separazione del cartone ondulato e delle impurità presenti. Il materiale recuperato viene pressolegato e stoccato in attesa di essere inviato presso le cartiere convenzionate e ai consorzi di filiera (Comieco).
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La plastica derivata da raccolta mono-materiale viene è sottoposta a cernita manuale per la separazione delle impurità presenti. La plastica recuperata viene pressolegata e stoccata in attesa di essere inviata al consorzio per il recupero e il riciclaggio (Corepla) o ad altre aziende riutilizzatrici.
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I beni durevoli, quali frigoriferi e televisori, provenienti dalle piazzole ecologiche del territorio sono sottoposti alla sola messa in riserva. Vengono quindi stoccati in appositi container che restano in area protetta e confinata fino al loro trasferimento ad impianti specifici di trattamento e/o smaltimento.
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Il vetro e il legno vengono conferiti e messi in riserva. Gli stessi vengono quindi inviati ad impianti esterni per il loro trattamento e riutilizzo.
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Produzione di ammendante compostato verde: i rifiuti compostabili (residui di sfalcio, ramaglie, ecc.) vengono sottoposti alle operazioni di triturazione, bio ossidazione, maturazione, vagliatura e deposito finale del compost prodotto. La bio ossidazione e la maturazione sono le fasi base del processo che più comunemente viene definito e conosciuto come compostaggio.
La prima lavorazione che subiscono i rifiuti compostabili conferiti è la triturazione. Il materiale triturato viene rimescolato e omogeneizzato per poi essere posizionato nell'aia di compostaggio. Qui inizia il processo di biossidazione, durante il quale il rifiuto verde viene destrutturato a livello molecolare dall'azione dei microrganismi. La successiva fase di maturazione consente la stabilizzazione biologica e agronomica del prodotto.
A processo ultimato il materiale viene sottoposto a vagliatura per separare gli scarti della lavorazione. Questi scarti vengono reintrodotti nella fase di compostaggio come strutturante.
L'ammendante compostato verde ottenuto viene stoccato, sottoposto ai relativi controlli e analisi, e infine venduto.
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